giovedì 28 aprile 2016

Fuguchinko No Go: gioca o muori

La scimmia ha visto il barattolo nel quale raccolgo gli spicci. Si arrampica sulla mensola, lo prende e comincia a sbatterlo sul pavimento. Un rumore lancinante di metallo e vetro. Il barattolo è la mia testa, o lo è il pavimento, uno dei due.
Apro gli occhi. Mi sveglio nel vomito. Il mio. Sul pavimento della mia cucina. Ghiacciato.
Mi tiro su. Secondo il dvd appoggiato al televisore, mi hanno appena fregato.

Lo infilo nel lettore.
PLAY
.
Prima nevischio. Poi compare il giapponese. L'emicrania mi complica il nome, già complicato di suo, ma lo conosco.
E' seduto nella mia cucina. Con uno stivale appoggiato sulla mia schiena. Ho una brutta cera, in video.
Mostra alla telecamera una siringa e dove me l'ha affondata, alla base della nuca, un puntino rosso.
Mi spiega che non dovevo provare a fregare Mr.Wallover, e che mi ha iniettato il Fuguchinko No Go.
Prova a spiegarmelo nel suo italiano al nastro all you can eat, ma capisco solo Pachinko, Batraco-Tossina e Droga Sintetica.


E che mi rimangono solo 24 ore di vita.

"L'adrenalina, Dado!" si colpisce la fronte il Vichingo poco dopo, "Ecco perchè quando hai scagliato i dadi contro il televisore, ti sei sentito meglio. L'adrenalina che il tuo corpo produce quando giochi, impedisce a quella merda di attaccarsi al sangue. Devi giocare, Dado, giocare ininterrottamente per due giorni, finchè il tuo corpo non l'avrà smaltita".
"E c'è un solo posto dove puoi farlo"
interviene RedBairon soffiando anelli di fumo verso il soffitto, "Un solo posto per una simile maratona".
Annuisco. Certo.
"Il Weegl".


Weekend EnoGastroLudico che oramai di enogastro non ha più nulla, che gli sciacalli del Giocatorino organizzano tutti gli anni a Pragelato, una 72 ore no-stop rinchiusi in un capanno di tronchi a giocare. Un evento che non fa niente per smussare gli angoli, per ingentilirsi e aprirsi al grande pubblico: niente bancarelle, nessun editore, zero cosplayer vestiti da Naruto e OnePiece, e niente combattimenti con le spade laser: solo lunghi tavoli grezzi e decine di sedie di plastica spaiate.
I giochi te li porti da casa e senza particolari applausi o qualcuno che ti dica un grazie. Il bar? Una macchinetta del caffè a cialde che si incricca se ne fa cinque di seguito, e un minifrigo che ci stanno quattro bottiglie di numero.
Un evento nel quale il gioco e la totale immersione nelle sue viscere per 72 ore sono i veri protagonisti, e che lascia le supercazzole e i fiocchetti sul marciapiede opposto. Un raduno per fondersi il cervello, una maratona nella quale bruciarsi i polmoni e farsi sanguinare i piedi, una palestra per tutti quegli hard gamers che si definiscono tali.
Secondo alcuni: la Tana delle Tigri del gioco da tavolo italiano.
E io sono Naoto Dado.
Lo scorso anno raggiungere il posto una sciocchezza, perchè Torino-Pragelato in linea d'aria son due passi.
Ma quest'anno ci affidiamo al navigatore di Viking, che ci porta su per una stradina di montagna che diventa sterrato, sterrato con buche, mulattiera con rami fora-pneumatici, mix di sassi, stelle alpine, legnetti e aghi di pino.
Red vomita tre volte, la prima il cappuccino dell'autogrill preso con molta poca lungimiranza solo mezzora prima, le altre due conati di bile giallo cubetto risorsa oro. Io vomito una, poca produzione.
Niente, non vinco neanche a chi vomita di più.
Finchè dopo oltre 20 km di tornanti e curve sul pietrisco, che il navigatore mostra un percorso tipo fusillo DeCecco, troviamo una slavina di neve che travolge la strada e precipita a valle: 300 metri di ghiaccio invalicabile pure con le catene (che comunque non avremmo).
Torniamo indietro. Rivincita vomito. (perdo ancora).

Chiama i Giullari
"Non dirai sul serio!?" protesta Vik.
Red, sul sedile posteriore, ha un colorito tipo zanna d'avorio. Dall'angolo destro della bocca gli penzola una stalattite di saliva incrostata.
"Dobbiamo recuperare le ore che abbiamo perso su per la montagna" spiego mentre la macchina percorre gli ultimi chilometri verso il rifugio.
"Non ce la può fare" scuote la testa Vik, "Guardagli gli occhi. Sono fissi. Non è lucido! Non potrà mai tenere il loro ritmo di quei due..."
"Chiama i Giullari"


Imperial 2030
Mac Gerdts per 2-5 giocatori. I Giullari ce lo fanno trovare già apparecchiato all'arrivo nel capanno, senza possibilità di un caffè per riprenderci o anche solo un giro al gabinetto. Giochiamo con la giacca a vento addosso e il trolley col cambio della notte accanto al tavolo. Tradizionale rotella delle azioni di Gerdts, con controllo del territorio, azioni di guerra light e mercato azionario.
Scopo del gioco non conquistare ed espandersi ma investire sul più forte.
Red con la sua stalattite penzolante gioca offrendo uno spettacolo secondo solo a human centipede, Vik piuttosto si fa scoppiare la vescica ma non cede, io perdo tutte le nazioni e gioco tre quarti della partita con la Svizzera neutrale, i Giullari non si lasciano intenerire niente dal nostro aspetto tipo profughi.
La partita buca i 120 minuti. Vince Red. Nonostante la stalattite e la maglia chiazzata di bile.
Egli è il Sansone dei tornanti.
Yunnan
L'orgoglio è benzina, così che a Red basta il podio a Imperial 2030 per rimettersi in piedi e riavvolgere l'intestino tipo manichetta da pompiere.
Fermiamo la stanza per la notte e già che ci siamo andiamo al chiosco a prenderci un gofri salame e gorgo, per non far credere alle budella che sia già finita.
Il Giullare barbuto per non lasciar raffreddare il tavolo, rovescia sul tavolo YUNNAN, tedesco di piazzamento e aste per 2-5 giocatori, piuttosto tradizionale nelle meccaniche ma elegantissimo. In esecuzione si rivela snello, pulito, coperta corta tipo coriandolo, stretto e stronzo come quelle donne che si scopano il fratello del marito.
Si fanno punti spedendo i propri mandarini sulla via della seta e del tè, intessendo una rete di influenze e contatti sul territorio.
Punitivo, antipatico e parecchio bello. Metto il segnalibro mentale "Probabile acquisto".
Vince Viking. Che riapre la faida con Red.

Capanno-danno
Il capanno dei tronchi. Mi ricorda la segheria nella quale tagliavano il ghiaccio e nascondevano la cocaina nel film di Bruce Lee.
Si avvicina MammaLaura, reponsabile della sicurezza all'interno del capanno.
"Voi tre dove vi hanno sistemato?" chiede consultando un elenco barrcode e macellandoci con uno sguardo.
"Stanza 7" risponde Vik sfoggiando un musetto da cucciolo di labrador
"Ah, quella accanto alla fossa biologica. Se andate al bagno di notte portatevi dietro una torcia" ci avverte.
Poi i suoi occhi d'acciaio incontrano i miei.

"Ma tu sei Dado" mi riconosce
"Sì" rispondo, mentre nella mia testa suona un campanello d'allarme.
"Allora vi sposto nella 11, vicino al porcile: la stanza gialla. La chiamano anche la stanza delle mosche, o la stanza del manicomio. Un giocatore lo scorso anno, la seconda notte, ha cercato di tagliarsi i polsi con una lampadina rotta. Ma sono sicuro che a voi ragazzoni non succederà"
Ride. Lei e la sua risata metallica si allontanano.
Blood Rage
Mesi che Viking mena il torrone che vuole provare Blood Rage, nonostante noi si debba ancora strappare l'imballaggio a Zombicide Black Plague, del quale il suddetto Vichingo ha kickstartato tutto [e dico TUTTO] l'umanamente possibile, sbloccando tutti i personaggi minori fino allo zombie acciugaio e allo zombie chiropratico.
Ma oramai ha fatto il doppio carpiato nel tunnel delle minia, quindi complice una scatola pellegrina che troviamo sullo scaffale apparecchiamo pure il gioco con i vichinghi da mezzo chilo.
Viene a spiegarcelo il proprietario del gioco, armato con un gofri con pancetta e toma che un po' lo ingozza e un po' gli allappa il regolamento in gola.
Gioco 2-4, che noi giochiamo con l'espansione a 5, di draft e miniature scolpite nel corallo pelle d'angelo, che per certi aspetti a me ricorda Starcraft (conquista di punti strategici e scontri che si risolvono unità + carte segrete).
Complice il gofri che allappa il tutor, le carte in inglese e la partita che arriva proprio a cavallo della cena, riusciamo a incasinarci col regolamento regalando punti pure alle telline che spuntano nella risacca dei fiordi.
In una rissa nella quale se la sarebbero giocata solo Vik, Red e il Giullare, il Vichingo trionfa infine a +100 punti, ma partita falsata dagli errori e abbandonata con la minaccia concreta di saltar la cena.
Da riprovare più tranquilli.

Weegl We Rock You
Si cena. A base di pasta coi ceci, scaloppina al limone, broccoli al vapore e quiche di mele.
Ci sarebbe anche una caraffetta di vino da 14 gradi, ma saltiamo per restar lucidi [beve solo RedBairon per darci un po' di vantaggio - i tornanti non gli hanno levato l'arroganza].
Arrivati ai caffè lo staff del Giocatorino comunica ai presenti che per favorire il turnover ai tavoli da gioco nel capanno, ci hanno appena coinvolto in una roulette russa intestinale, correggendo alcuni dei piatti appena consumati con del Guttalax 400.
Age of Empire
Con gli occhi che oramai supplicano un collirio Alfa, si torna a chinar la testa sul tavolo, e il Giullare tira fuori il pezzo più grosso della sua artiglieria heavy, la Grande Berta celata sotto la rete mimetica: Age of Empire, pietra miliare tedesca e pietra tombale a quell'ora, seduti sulla panca senza schienale. Piazzamento coloni [esploratori, soldati, missionari e capitani] con elementi di controllo del territorio, maggioranze e raccolta set risorse.
Pur forte di un regolamento che lascia pochi dubbi, AoE ci tiene impegnati 150 minuti di partita, 2 caffè e una Fiesta scaduta nel 1988. Lancio occhiate inequivocabili alla Giullaressa che dicono: "E' il nostro momento, Vale, rompiamo il muro delle zero vittorie". Ma il Weegl è appannaggio di Vik e Red, e quando non è uno a far mambassa è l'altro.
Tocca ancora al Vichingo salire sul gradino più alto del podio.

Codenames
Notte fonda al capanno e il gelo delle montagne oramai ci è entrato nelle ossa. Si unisce al nostro tavolo il Tuxx di Monster in a Box, oramai presenza fissa del Weegl.
Alla rastrelliera del cosa prendere, in 6 giocatori propongo Libertalia, ma la maggioranza vota Codenames di Vlaada Chvatil.
Ci dividiamo nelle squadre: BelliCapelli [Red+Dado+Vale] versus TassiMorti [Vik+Tuxx+Albo].
Il gioco si spiega in tre minuti netti: ogni capitano deve far indovinare alla propria squadra il maggior numero di parole del proprio colore, su una griglia 5x5, usando una sola parola per indizio.
Vince la prima squadra che ci riesce, tenuto presente che se vengono girate:
-parole neutrali: il turno passa agli avversari
-parole dell'altra squadra: il turno passa agli avversari che avranno una parola in meno da trovare
-l'assassino: la partita termina immediatamente con la sconfitta di chi l'ha girata
Elementare nel regolamento, giocare sempre almeno 2 parole risulta tutt'altro che facile, per tutti tranne che per Tuxx che snocciola parole da 5 con la sicumera di un Bergonzoni a teatro.
Allo spareggio del meglio delle 3 partite, vincono infine i TassiMorti con l'ultima parola sparata [indiscutibilmente] a culo.

Capanno vuoto, a parte il nostro tavolo e quello di MagoG, tocchiamo le 04.00 con Bamboleo, gioco di equilibrismo complicato con molta poca lucidità con bicchieri di plastica e i nostri telefoni cellulari.
Andiamo a sdraiarci poco dopo.
Considerato che [parole di Red] io russo come un facocero, vengo segregato nella stanzetta attigua al gabinetto, mentre i soci si spartiscono un letto matrimoniale da fantino.
Dieci minuti dopo i Giullari dal camper ci scrivono che sono troppo carichi per dormire....

Apro gli occhi alle 7.00 in preda alla febbre da gioco, o sarà il Fuguchinko. La stanza puzza di vomito, sudore, scarpe da tennis, vomito, aghi di pino, e ancora vomito.
Sveglio i soci.

Alta Tensione
Si fa colazione con le centrali a carbone e ossido d'uranio nella versione Deluxe, con bicchieri di plastica rovesciati per nascondere le monete (gli Elektro).
Ancora io, Vik, Red e i Giullari, ad aprire il capanno dei tronchi la mattina dopo, insieme a un immortale MagoG nel tavolo accanto al nostro, che nel report finale risulterà protagonista di 28 titoli giocati.
Assoluto Walhalla per gli amanti dei giochi d'asta, per 2-6 giocatori, di Friese, da più di 10 anni nella top 20 assoluta di bgg.
Il Giullare parte molto aggressivo, deciso a mettere a segno almeno un punto contro i due rulli compressori [io vengo conteggiato solo come coperto al momento di ordinare i gofri]
Ma la partita non riserva sorprese: Vik e Red fanno il bello e il cattivo tempo. Vik chiude la terza era ma al conteggio delle centrali è ancora Red a menare la zampata.
Vampire Dark Influence
Tre anni che il Vichingo si porta appresso 'sta scatolina rossa e nera con la piramide dei vampiri da scalare in influenza.
Lo giochiamo in pausa pranzo, concedendo qualche ora d'aria ai Giullari.
Il capo dei vampiri è malato, spiega il vichingo, e occorre trovargli un successore, ma la scala del prestigio e dell'influenza è tutt'altro che semplice. I giocatori cercheranno di conquistare la lealtà delle varie famiglie\casate, scommettendo dei segnalini, lanciando un D10 e giocando delle carte.
A seconda del numero dei vampiri conquistati, della famiglia, e del prestigio sulla piramide, a fine partita guadagneranno dei punti.
Gioco dadoso e con altissima dose di alea. Belle le illustrazioni ma a mio avviso oltre 60 minuti per un giochino-ino nel quale il dado fa l'80%, sono troppi.

Room25
E chiudiamo con un ipercubo di guardie, paranoie e stanze YOU DIE.
Lo giochiamo in 6, prima con Tuxx, in una partita disastrosa nella quale le due guardie (io e tuxx) si lanciano kamikaze fra le fiamme in maniera del tutto inspiegabile. La seconda con due ragazzini che ci chiedono di giocare insieme.
La cosa bella di questo gioco è sempre l'altissimo livello di sospetto e paranoia.
Io uccido una delle guardie, e l'altra rimane incastrata sul bordo.
I buoni vincono. Gioco che fa sempre il suo dovere.

E si chiude così.
Il Weegl. La Tana delle Tigri per gamers.

Il viaggio di ritorno è più breve ma sono necessarie lo stesso due pause, visto come abbiamo ridotti gli stomaci.
Non so se i gofri (4) , i tornanti, le ore di gioco consecutive, la mancanza di sonno o proprio il Fuguchinko che mi sono immaginato, ma rientriamo dal Weegl veramente devastati.
Un grazie agli sciacalli del Giocatorino, a Tapu  per i contatti, a Valentina per la simpatia, e a Mammalaura per l'infinita disponibilità nel cambio stanza \ cambio pasto.
Un grazie ad Alberto (Giullare) e Valentina (Giullaressa) sempre al nostro fianco (report Giullari)
E un grazie anche ai miei soci di sempre.
Che non mollano. Mai. E che tirano le 4.00 anche dopo essersi vomitati l'anima.
Solo gamers spinti, raga.

22 commenti:

  1. Tu non hai idea dell'invidia che provo...

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  2. Bello il weegl, bella la compagnia, bella anche la strada panoramica dell'andata (anche se più adatta ad un mezzo cingolato).

    Cmq Prossimo weegl ci portiamo Starcraft x una mega partita a squadre 3 Vs 3.

    Mio punto di vista: Se non ci siete mai andati...provate questo evento xkè vale la pena.

    Viking

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  3. Ecco mi è salita la scimmia e la voglia di testare la mia resistenza!

    Grandi ragazzi. Tanto di capello ai due rulli compressori.

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  4. Quando ci trasferiamo tutti in una comune?

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    1. Se solo non ci separassero 80km...
      Giullari sempre nei miei pensieri.

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  5. Un saltino in Siria?
    Tutto sommato ti sparano solo contro! :-)
    PS un caldo saluto romagnolo ai cari giullari.

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  6. 'azz non sei riuscito a nominarmi neanche quando eravamo rimasti in 2 nel capanno, hai nominato l'altro...
    al prossimo weegl il guttalax lo porto io... :)
    Bel report!
    GfB

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    1. Mi è concesso nominare UN solo giocatorinese a volta.
      A questo giro avevo già sbragato nei ringraziamenti.
      Prossimo Weegl sarò un GFB LIVE!

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  7. Parte incrociata del mio viaggio con questa:
    Arrivo sabato mattino, incontro subito i Giullars che mi spiegano di come Dado e il Barone siano dispersi tra le nevi; propongo di accoglierli all'arrivo con la sigla di Twin Peaks, per fare più atmosfera. Li reincrocio nel momento in cui sono sicuro di trovarli più liberi e provati, ovvero dopo le 3.00 AM: si fa triplo giro a Nome in Codice, incredibile sorpresa per facilità d'uso e lancio della boiata intelligente. Ricordo fieramente il momento epico in cui mi alzo le maniche e pronuncio un "PESCE da 5", dimenticandomi della presenza della parola PORTO tra quelle altrui, che viene ovviamente scelta per seconda. Ma ricevo plauso dal Dado istesso, che conduce in egual bravura. Attimi di panico finali anche sulla parola STAZIONE, che in un delirio mistico delle 3.30 suggerisco ad Albo come parte della Via Crucis, e quindi ricollegabile alla CHIESA.
    I segni di deficit mentale si sentiranno tutti più tardi, quando nel primo pomeriggio mi unisco ad una tavolata di Room 25 per una partita veloce. Ecco. Dimenticando totalmente il fatto che possano esistere più copie di una stessa stanza, per non dare nell'occhio come guardia prima ne sbircio una di MORTE ISTANTANEA TM e dico "Ahia", e poi mi getto nella prima disponibile dalla parte opposta, in una di MORTE ISTANTANEA TM. Credo sia il record personale di partita più tardi e partita più breve mai fatte. Grazie, ciurmaglia. :')
    Tuxx

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    1. Grazie della compagnia notturna, Tuxx.
      Aspetto il tuo video.

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  8. Presidente del Dado Fan Club!
    :_)

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  9. Ho deciso che per il prox. wegl farò una camminata da Torino a Pragelato, sì sarò il "pellegrino di Pragelato". Se ripenso al viaggio... era da almeno un decennio che non vomitavo per la macchina. Grazie Vik! ;-)
    Gran bell'evento con gran bella gente. Grazie a tutti, soprattutto a che dedica un sacco del tempo per l'organizzazione e tutti i giochi di contorno all'evento (purtroppo non siamo stati presenti alla cena di domenica con gioco tipo escape room che pare sia stato fantastico.)
    Ah, con la solita arroganza, Blood Rage l'abbiamo interrotto e giocato un po' alla carlona, ma in testa c'eravamo io e il giullare barbuto staccato di un punto. Vik era a caccia di salmoni...
    Infine un grazie ai giullari, giocatori ma soprattutto persone squisite.

    redbairon .... ovvero il futuro pellegrino di Pragelato

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  10. Mizzeca... Storie da veri pro! Al prossimo bisogna esserci ;+)

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  11. Cose così le avevo viste solo per Blood Bowl. Magnifico!

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  12. E quella maglietta faticosamente stirata a puntino la sera prima del weegl resterá per sempre macchiata di bile, a dimostrazione del fatto che quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare!
    Silvia di Red ;-)

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  13. "Age of Empire, pietra miliare tedesca e pietra tombale a quell'ora"
    MMHUAHUAHAHUAHAHAHAHAhahaha!!!
    Mitici!
    Donato

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