giovedì 7 marzo 2024

I traditori nella casa sulla collina hanno l'orologio fermo


Per i miei 50 anni ho ricevuto un orologio. Un Citizen giallo, il colore che uso nei giochi da tavolo, con movimento automatico.
Non avevo mai posseduto un orologio automatico, senza batteria, che si carica col movimento del polso, ed ero molto curioso.

Qualche sera dopo il mio compleanno ci siamo trovati con Viking e RedBairon per giocare a Betrayal at House on the Hill. Eravamo alla terza partita e non avevamo ancora deciso se catalogare Betrayal come prova stessa dell'esistenza del Dio e riservargli un posto sulla mensola dei "giochi immortali" o bollarlo come zozzeria immonda, segnarlo con una "X" rossa sulla fronte ed esporlo al pubblico ludibrio.
Betrayal 3° Edizione [e qui attingo a piene mani dalla recensione di Agzaroth su La Tana dei Goblin] è un gioco del lontano 2004 ristampato e rieditato con alcune migliorie.
Si gioca in 3-6 giocatori, dura 60-90 minuti circa ed è un ameritrash con tanta storia, molti tiri di dadi e poco controllo.

lunedì 19 febbraio 2024

Stiamo preparando un nuovo grande show

«Sei riuscito a capire da dove arriva 'sta puzza?» chiedo alzando il naso al soffitto e inspirando a pieni polmoni.
«Deve essere un topo morto nel controsoffitto. O piscio di gatto, ogni tanto si infila qualche randagio» mi risponde il Vikingo alzandosi, aprendo la finestra e bloccandola con una sedia per evitare che sbatta.
«Non ti avevo chiesto di metterci un Arbre Magique?»
«Eccolo lì» mi risponde lui indicandomi la lampada appesa al soffitto dalla quale penzola un triangolo di cartoncino lilla «L'ho preso alla lavanda, stamattina.»
«Quello non è un Arbre Magique» osserva RedBairon, seduto anzi stravaccato nel posto a capotavola «Dove l'hai preso?»
Il Vikingo incrocia le braccia davanti al petto «All'autolavaggio. Cosa vuoi dire che non é un Arbre Magique. Ce n'era una rastrelliera piena accanto alla cassa. L'ho pagato due euro».
Controllo l'orologio. Mercuzzi dovrebbe arrivare a momenti.
«Non importa quanto l'hai pagato» ribatte Redbairon alzandosi e avvicinandosi alla lampada per schiccherare il deodorante, che comincia a roteare appeso al filo «L'Arbre Magique è a forma di pino. Questo è a forma di piramide. C'è scritto Piramide Magica».
«Sei un esperto di deodoranti?» chiede Vik «Perchè se sei un esperto la prossima volta ti fermi tu a mettere a posto la baracca, e io mi occupo di rimettere via i giochi da tavolo...»
La porta che si apre e la testa di Mercuzzi che si sporge dentro la stanza congelano la discussione.
«Permesso ragazzi?»

domenica 21 gennaio 2024

Consigli (non richiesti) agli aspiranti autori che intendano partecipare a IdeaG

Rieccomi. Scusate l'assenza.

Quest'anno ho deciso di festeggiare il mio compleanno e i miei 50 anni a IdeaG, in mezzo ai miei simili. Ed ammetto che è stata un'ottima idea. Lo scorso anno, che pure era iniziato benissimo con la pubblicazione del mio primo romanzo, è finito in maniera un po' complicata, a causa della spalla che è tornata a farmi male e a causa dei problemi di salute di mio padre.
IdeaG è stato un bel modo per dare un reset a certe cose che avevo in testa e ripartire da zero. Certe volte hai bisogno di qualcosa che sancisca un nuovo inizio, la sensazione di: punto e a capo.
Per la prima volta mi sono portato dietro un mio prototipo, un mio gioco di carte horror della durata di 15 minuti circa.
Nei due giorni a Parma sono riuscito a provarlo, una dozzina di partite, e a provare altri 16 prototipi fra autori noti e assoluti esordienti.
Come ho già avuto modo di raccontare più volte, IdeaG è probabilmente il mio evento ludico preferito.
Ho cominciato a frequentarla nel 2014.
E così ho pensato di scrivere queste righe: qualche consiglio non richiesto agli assoluti aspiranti autori.
Con il rischio di sembrare arrogante, naturalmente.

mercoledì 27 dicembre 2023

Arrendersi è la cosa più semplice del mondo

Non vorrei annoiarvi parlandovi di politica, non durante il delicato momento di rimozione dei canditi dal panettone: una distruzione che a me ricorda quella degli scogli a picconate per estrarre i datteri di mare: un delitto contro l'umanità.
Ma non è facile scrivere del gioco UNA VITTORIA IMPOSSIBILE: LE BARRICATE DI PARMA DEL 1922 senza minimamente accennare a quei fatti, alla città sotto assedio, ai cittadini di Parma che si barricano nei quartieri Oltretorrente e Naviglio per respingere l'ondata delle camicie nere guidate da Italo Balbo.
L'evento perde nitidezza con gli anni e via via che ci si allontana da quella Regione.

lunedì 11 dicembre 2023

La sospensione dell'incredulità

«Se posso fare qualcosa, Andre, davvero, ben volentieri...»
In queste settimane, mentre mio padre era ricoverato in ospedale, me lo sono sentito ripetere spesso.
É una cosa che dico anch'io, quando un amico si trova calato in una palude di merda e lo vedo sbracciarsi per non finire sotto. E di solito la risposta è sempre: «No, non ho bisogno di niente. Ma grazie».
Perchè pensiamo immediatamente ad un aiuto diretto al nostro problema. E non c'è molto che un amico possa fare per tuo padre da 15 giorni in un letto d'ospedale, a meno che non sia un medico.
Ma un amico può fare qualcosa per te. Farti prendere fiato, ad esempio.
Non è poco. A volte una boccata di ossigeno è quello che ti serve per continuare a lottare e a sbracciare nel guano.
Condividere il tempo con te, facendo quello che ti piace.
Giocare insieme a un gioco da tavolo. O sedersi sul divano in silenzio e guardare un horror splatter che farebbe vomitare una capra.
Ognuno ha la sua valvola di sfogo.

mercoledì 22 novembre 2023

La Sfinge aveva dimenticato le rotelle

Il dolore alla spalla era tornato. Atroce, instancabile, stakanovista.
Mi sembrava di avere una scimmia aggrappata alla mia schiena, con una forchetta piantata nell'articolazione, e che quella scimmia facesse roteare la forchetta in continuazione: crick! crick! crick!
Se il dolore non mi abbandonava da settimane, io avevo invece abbandonato il letto matrimoniale. La sera baciavo moglie e figlia e passavo la notte sul divano. Da seduto il braccio mi faceva un po' meno male. Quindi costruivo una fortezza di cuscini e coperte attorno al mio corpo, e mi ci posizionavo all'interno.
Passavo la notte alternando mezzore di sonno a ore e ore a fissare l'orologio azzurro del forno, e la mattina mi alzavo feroce come un leone con schegge di vetro infilzate nelle zampe.

mercoledì 1 novembre 2023

Imposta il navigatore su: Sangano

"Ma dove ***** è Sangano?" ha chiesto su Facebook Luca Bonora, giornalista milanese e presidente del Premio Efesto. In realtà credo che lo abbiano pensato in tanti quando ho condiviso l'evento ludico SANGAMES sui social.
"Sangano? Mai sentito".
Come dar loro torto. Un piccolo comune di 3700 abitanti, nella provincia silvana di Torino, che non ha mai fatto parlar molto di sè, neanche uno straccio di serial killer o una setta di adoratori del cardo gobbo. Poche informazioni anche sul web, a parte che vi è presente un importante gruppo sportivo dedicato al Twirling, 9° a livello nazionale (sì, ma che diavolo è il Twirling?!?).
Quando ho impostato SANGANO sul navigatore, la voce preregistrata mi ha chiesto: "Oh, ma non è che poi ci perdiamo?".